Secondo Giuseppe Amicone, responsabile logistica di Parmalat Italia, il sistema è competitivo se ci si affida a partner tecnologici in grado di prevenire e gestire le distorsioni.
Parmalat e Casadei Pallets hanno ottenuto a fine 2020 due importanti riconoscimenti per il medesimo progetto: “L’Hub del Pallets al servizio della logistica 4.0”.
Sia CONAI sia Assologistica hanno premiato rispettivamente il valore ambientale e di efficienza logistica di un progetto basato su un nuovo concetto di servizio intorno al pallet EPAL costruito insieme all’apporto di NolPal.
Quali elementi hanno convinto Parmalat a credere nel sistema EPAL in generale e al progetto di Casadei Pallets nello specifico” “Il pooling aperto consente di mantenere una parte di potere contrattuale sui costi della movimentazione – sostiene Giuseppe Amicone, responsabile logistica di Parmalat Italia – Delegare invece il controllo a realtà esterne ti dà sì la certezza del costo ma non la possibilità di controllarlo modificarlo contrattarlo perché non si hanno più gli asset, non si hanno più i pallet, a meno di non fare un investimento oneroso per ricostruire un parco pallet di proprietà.”
Per questo, la scelta di EPAL rimane per Parmalat la migliore, ma con importanti correttivi, che sono appunto previsti dalla partnership con Casadei Pallets. Gestire EPAL comporta numerose attività, anche riparazioni e vendita di usato: costi e ricavi sono strettamente correlati ai volumi in gioco e ai contatti con potenziali acquirenti a ciascuno dei quali corrispondono differenti esigenze di volumi, tempistiche ma anche qualità tecniche degli EPAL usati, che sono meglio gestibili tramite gli applicativi forniti da NolPal.
“La stessa dinamica, quella delle forze in gioco, scatta nella fase della restituzione – precisa Amicone – Il peso di un operatore specialista che gestisce centinaia di migliaia di unità mensili è maggiore, quindi il recupero è più semplice per lui, soprattutto quando la richiesta riguarda non tanto i pallet ma i buoni pallet.” L’evoluzione dei mercati è verso la specializzazione, quindi? “Si, e la nostra attività non prevede un focus sul pallet, non fa parte delle nostre competenze – sottolinea Amicone – per questo l’abbiamo in parte terziarizzata a chi sa valorizzare tutto, come Casadei Pallets e NolPal, sia del prodotto sia del suo flusso logistico.”
Nei prossimi mesi, la tracciabilità puntuale dei rientri degli EPAL potrà consentire anche un monitoraggio delle conformità, coinvolgendo i singoli autotrasportatori nel miglioramento del parco pallet EPAL circolante.